Chi è Valerio? Un amico!
Ci siamo incontrati in 4° ginnasio. Sezione C.
Io Pasquale Rinaldi detto “Paco”, lui Valerio Sallusti detto “Mo’ arrivo”.
Valerio era quello distratto, quello disordinato, quello perennemente in ritardo.
A lui piaceva filosofia e geografia. Anche se la sua lezione preferita era educazione fisica. Non perché fosse sportivo ma perché gli piaceva vedere le ragazze muoversi. Era capace di restare con lo sguardo fisso su una ragazza per l’intera ora. Scomparivano il professore, scomparivano i compagni di classe, scompariva l’intera palestra e lui entrava nel suo mondo. Io lo capivo perchè anch’io avevo il mio mondo: i miei computer!
Non capisco invece la convivenza con Gaia, ma non per lei. Non capisco la fretta di crescere di Valerio. La voglia di “sistemarsi” è una fuga. Fuga dalla sua vita, dai suoi sogni, da se stesso.
Cosa gli piace?
Viaggiare, scoprire, fotografare.
Che musica ascolta?
Sente cose strane. Eterogenee. Odia l’unica musica che a me piace: quella elettronica!
L’immagine che ho di lui?
Questa!
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