venerdì 18 novembre 2011

Pampy


Nessuna fata è instancabile come me. Di giorno salto di fiore in fiore ad ascoltare le parole della gente. La notte poi salgo verso il cielo più lontano.
Sono piccolina ma le mie ali sono forti.
A me vengono affidati i desideri di felicità. Io li avvolgo in piccoli cofanetti, li stringo tra le mani e poi volo verso il cielo. Là, tra le stelle, li lascio liberi. E loro volano, fanno capriole e volteggiano. Poi si fermano su una stella a riposare e ne assorbono la luce. Quando finalmente sono essi stessi luce si tuffano, per raggiungere il punto da cui sono partiti.
Io sono il tramite per il quale i desideri da parola diventano realtà.
Quando vedi una coccinella la prossima volta pensaci. Domandati qual è il tuo desiderio più grande e confidaglielo. Io sarò là vicina, e ti sentirò. Tu apri solo il tuo cuore, del resto me ne incarico io.
Gaia lo sa bene. Ci siamo conosciute un giorno mentre lei se ne stava stesa sull’erba ad osservare il cielo. Io cantavo ai primi fiori primaverili che coloravano i colli. L’ultimo bocciolo si era schiuso ed io mi stavo allontanando quando mi giunse la sua voce.
“Voglio un posto dove sentirmi a casa come mi sento qui.”
Questa la frase che mi colpì.
Dico sempre che i desideri da esprimere devono essere desideri importanti, o non ha senso. È come con i sogni. Se si sogna si deve farlo in grande, i sogni piccoli ognuno può realizzarli con le sue sole forze.
Un altro segreto che Gaia conosce è come desiderare. Lei non si lamenta, non piagnucola di bisogni. Lei afferma quello che vuole, decisa. Poi si muove in quella direzione. Per questo è una gioia per me aiutarla. Lei è certa che otterrà, ed io l’aiuto nella sua strada.
Questo è il segreto dei desideri. Aspettarsi che s’avverino.

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